Skype chiude

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Skype chiude

Brigroup.net | Intermediari
Pubblicato da Il Post.it in Notizie dal web · Lunedì 03 Mar 2025 ·  2:30
Da maggio il popolare software per fare chiamate e chattare online  smetterà di funzionare, e verrà integrato dentro Microsoft Teams.

Microsoft ha annunciato che da maggio chiuderà  Skype, popolare software per chattare, telefonare e fare videochiamate  via Internet. Da maggio chi ha un account su Skype potrà trasferirlo  gratuitamente insieme a tutta la cronologia delle proprie conversazioni  su Teams, la piattaforma di comunicazione online di Microsoft  particolarmente usata da gruppi di lavoro o di studio. Skype rimarrà  disponibile fino al 5 maggio del 2025. Chi non vorrà iscriversi a  Microsoft Teams potrà comunque scaricare i propri dati di Skype, tra cui  le chat, i contatti e la cronologia delle chiamate.
Skype  fu creato nel 2003 e divenne nel giro di poco tempo uno dei software  più popolari al mondo per fare chiamate e videochiamate online, con  l’inizio dello sviluppo delle connessioni Internet ad alta velocità. Nel  2004 aveva già 11 milioni di utenti. Nel 2005 fu acquistato da eBay per  2,6 miliardi di dollari, e nel 2011 da Microsoft per 8,5 miliardi di  dollari. Negli anni successivi Skype raggiunse picchi di 170 milioni di  utenti al mese. Negli ultimi tempi, però, la sua popolarità era andata  molto diminuendo a causa della sempre maggiore diffusione di altri  sistemi per fare chiamate e videochiamate online, e in particolare per  la concorrenza di WhatsApp.

È  stata la stessa Microsoft, nel tempo e soprattutto dopo la pandemia da  Covid-19, a investire sempre più risorse su Teams, privilegiandone lo  sviluppo e l’espansione rispetto a Skype, anche incentivando il suo uso  come prodotto per scuole, aziende e amministrazioni pubbliche. Per le  chat di lavoro, uno dei principali concorrenti di Teams è stato e rimane  il software Slack.
La diversificazione decisa da Microsoft si è vista nei numeri  degli utenti: nel 2023 gli utenti attivi su base mensile di Teams sono  arrivati a 320 milioni, più di quelli raggiunti da Skype nel 2016 (300  milioni). Il presidente della divisione App e piattaforme di Microsoft,  Jeff Teper, ha spiegato alla CNBC:  «Abbiamo sentito che era il momento giusto perché è più semplice per il  mercato e per i nostri clienti, e potremo fare innovazioni più  velocemente concentrandoci solo su Teams».
Giovedì,  cioè il giorno prima che la stessa Microsoft comunicasse la sua  decisione, la possibilità che Skype chiudesse era stata scoperta da  alcuni utenti e riviste specializzate: si sono accorti  che una riga di codice dell’ultimo aggiornamento del software conteneva  un messaggio per informare gli utenti che da maggio non sarebbe più  stato disponibile.


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